55 scuole del Friuli-Venezia Giulia, costiuitesi in rete con capofila il Liceo Classico “Jacopo Stellini” di Udine, hanno collaborato nella creazione di linee guida sull’utilizzo dell’Intelligenza artificiale generativa a fini didattici. il progetto ha coinvolto dirigenti, docenti e studenti: il risultato del loro intenso lavoro è la prima guida italiana all’uso dell’Intelligenza Artificiale generativa – IAg in campo educativo. L’ebook di circa 100 pagine, comprende aspetti teorici, indicazioni operative per le scuole di ogni ordine e grado, un glossario e modelli per poter utilizzare correttamente e eticamente l’IAg nelle scuole con il consenso della comunità scolastica.
“Digital upgrade”, il piano di Officine Scuola secondo il DM 66/2023 è ora sul MEPA
Il catalogo dei corsi progettati per rispondere alle esigenze di formazione dei docenti alla transizione digitale, in linea con il DM 66/2023, è ora disponibile sul MEPA.
I percorso formativi proposti potranno eventualmente essere curvati in base alle specifiche richieste degli istituti scolastici.
Qualora la Vostra scuola fosse interessata, potete inviare una mail a info@officinescuola.it e sarete contattati.
“Digital upgrade”, il piano di Officine Scuola secondo il DM 66/2023
L’Avviso PNRR relativo al DM 66/2023, che ha come tema “Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico”, impegnerà le scuole in una intensa fase di pianificazione e realizzazione di attività formative rivolte a tutto il personale.
La nostra Associazione ha elaborato una proposta articolata che intende affrontare tutte le tipologie di attività previste dall’avviso (Percorsi di formazione sulla transizione digitale, Laboratori di formazione sul campo e accompagnamento alle Comunità di pratiche per l’apprendimento). La proposta presentata sul nostro sito al link https://www.officinescuola.it/digitale-upgrade-il-piano-in-base-al-dm66/
I percorso formativi proposti potranno eventualmente essere adattati alle specifiche esigenze.
Qualora la Vostra scuola fosse interessata sia nella fase di progettazione degli interventi, sia di realizzazione dei percorsi, potete inviare una mail a info@officinescuola.it e sarete contattati.
Un Hub europeo per lo studio dell’impatto dell’IA sull’istruzione
Di intelligenza artificiale (IA) oggi si parla sempre di più, essa pervade la nostra quotidianità e la nostra vita professionale, portando benefici, ma anche potenziali rischi. Nel febbraio 2023, è nato il gruppo di studio European Digital Education Hub “AI in Education” che ha discusso l’impatto dell’IA sull’istruzione. Il risultato di questo intenso lavoro è la creazione di sette rapporti informativi, quattro dei quali sono stati diffusi:
- Competenze degli insegnanti
- Come supportare gli insegnanti nell’utilizzo dell’IA nell’insegnamento
- Scenari d’uso ed esempi pratici di utilizzo dell’IA nell’istruzione
- Educazione sull’IA
- Influenza dell’IA sulla governance dell’istruzione
- IA e etica, diritti umani, legge, dati sull’istruzione
- Insegnare con l’IA: valutazione, feedback e personalizzazione
Immagine di rawpixel.com su Freepik
Curricolo digitale e Intelligenza artificiale: due workshop dal Liceo Cairoli di Vigevano
Il primo workshop sul tema:
“Curricolo digitale o digitale nel curricolo? Sperimentazioni didattiche in una rete di scuole”
si svolgerà online il 28 giugno dalle 16.00 alle 19.00 ed è rivolto ai docenti di ogni ordine e grado; saranno presentate una sperimentazione ed i relativi risultati.
- ISCRIZIONI SU SCUOLA FUTURA ID corso: 130910 Target: Scuola Infanzia e Primaria
- ISCRIZIONI SU SCUOLA FUTURA ID corso: 130938 Target: Scuola Secondaria di Primo Grado
- ISCRIZIONI SU SCUOLA FUTURA ID corso: 130939 Target: Scuola Secondaria di Secondo Grado
Il secondo workshop sul tema:
“Intelligenza Artificiale, aspetti giuridici, etici e didattici”
Si svolgerà online il 29 giugno dalle 16.00 alle 19 .00 ed è rivolto ai docenti di scuola di primo e secondo grado, ma anche a tutti coloro che sono interessati ad un tema così attuale
- ISCRIZIONI SU SCUOLA FUTURA ID corso: 130830 Target: scuola secondaria di I e II grado
Maggiori info al link https://www.digitalschoolacademy.it/workshop/
“Dati, schede programmabili e IoT” è il nuovo corso proposto dal Liceo Cairoli di Vigevano, scuola polo PNRR per la transizione digitale
il Liceo B. Cairoli di Vigevano, in qualità di scuola polo PNRR per la Transizione Digitale del personale scolastico, inizia dal mese di marzo la sua attività di promozione e organizzazione dei corsi legati alle tematica della Scuola 4.0 per i docenti.
Sono aperte le iscrizioni al primo corso, Dati, schede programmabili e Internet delle cose
ID corso: 122002
Il corso si svolgerà in modalità online.
Formatore: Paolicelli [Piersoft]
Target: Scuola secondaria I grado, Scuola secondaria II grado, Assistenti Tecnici, CPIA (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti)
Link alla scheda corso per l’iscrizione: https://scuolafutura.pubblica.istruzione.it/dati-schede-programmabili-e-internet-delle-cose
Il corso prevede un attestato di frequenza e uno di competenza validi per la formazione docenti.
Le iscrizioni ai corsi devono essere effettuate sul portale Scuola Futura
Contatto mail per info: digitalschoolacademy@liceocairoli.edu.it
Lesson Study: una pratica di formazione per docenti, in contesto collaborativo
La pratica del “ Lesson Study” nasce in Giappone nella seconda metà del 1800, come processo di formazione e sviluppo professionale dei docenti. Un team di insegnanti (in genere tre) progettano, pianificano una o più lezioni; un docente del gruppo tiene la lezione, gli altri osservano e prendono appunti su aspetti ritenuti peculiari (approccio didattico, scelte operate in base alle reazioni degli studenti, domande, interventi, atteggiamento della classe,…); in un secondo momento il team si trova per una riflessione comune anche con il supporto di esperti, per perfezionare i successivi interventi in classe. Le discussioni collaborative su strategie e approcci didattici adottati, aiutano a far emergere punti critici e punti di forza al fine di riprogettare le attività e renderle mirate alle specifiche esigenze delle classi.
Le pratiche osservative sono integralmente realizzate all’interno della scuola e autogestite dal team di lavoro.
il Lesson Study si è diffuso in Cina e in Occidente; da alcuni anni anche in Italia sono attive sperimentazioni in Emilia Romagna e in Piemonte, con ramificazioni in altre regioni d’Italia.
Gruppi composti da ricercatori, docenti ed educatori, sperimentano metodologie d’insegnamento e apprendimento della matematica, trasposte culturalmente dal Lesson Study.
Un ciclo di Lesson Study consiste nella:
-progettazione comune di una lezione da parte di un gruppo di insegnanti
-implementazione in classe da parte di un membro del gruppo e osservazione da parte degli altri
-riflessione comune e revisione del progetto da parte del gruppo
Nella pagina dedicata al Lesson Study, dal sito UNIMORE si legge
<<Affrontare il LS significa accettare una sfida:
–divenire coscienti delle proprie convinzioni / credenze culturali
-imparare a osservarsi dall’esterno
-smettere di pensare che ci sia un solo modo naturale (coerente con la natura umana a prescindere dal contesto) di insegnare-apprendere.>>
Il vero “prodotto” di un ciclo di Lesson Study è molto più di una semplice progettazione raffinata. Il team di docenti approfondisce la conoscenza dei contenuti disciplinari, del pensiero degli studenti e consolida il proprio impegno a lavorare insieme in un’ottica di sviluppo professionale.
Alcune ricerche accademiche hanno mostrato un miglioramento delle competenze del docente nel proporre domande di approfondimento (verifiche orali) e un conseguente potenziamento delle capacità di risposta degli studenti [Fatma Cumhura Università Mus Alparslan, Bulent Guven Università di Trabzon ]
Nello scorso novembre 2022 si è tenuto a Torino il convegno dal titolo “La formazione dei docenti di matematica tra continuità e innovazione: il Lesson Study“, presso presso il Dipartimento di Matematica “G. Peano” (To) in presenza e online.
Durante il convegno, alcuni interventi hanno chiarito il quadro teorico del “Lesson study”, quindi sono state presentate esperienze sia dal punto di vista didattico che della ricerca, da parte di docenti, ricercatrici e ricercatori. Qui il Link alla cartella condivisa che contiene i materiali del convegno
Pratiche osservative e “Pineapple charts”
In America è abbastanza diffusa la pratica osservativa grazie ai “Pineapple charts”: non si tratta di “Lesson Study”, ma di un modo molto più informale di scambio di esperienze in azione, tra docenti.
Un Pineapple Chart è una tabella che consente agli insegnanti di invitarsi a vicenda nelle loro classi per l’osservazione informale. La tabella è allestita in un luogo frequentato quotidianamente: dagli insegnanti, Su di essa un docente “comunica” quando e in quale classe terrà una certa lezione che ritiene interessante anche per i colleghi: un laboratorio di scienze, una simulazione di fisica, un laboratorio di scrittura o lettura ad alta voce, l’uso di una app per uno specifico contenuto disciplinare, …….
Perché la tabella è chiamata grafico ad ananas?
In alcune tradizioni, l’ananas è diventato il simbolo dell’ospitalità, che è proprio ciò a cui si ispira la pratica didattica: un modo per gli insegnanti di essere ospitali nelle loro classi.
Le esperienze in questo senso sono più che positive: gli insegnanti che assistono tendono a implementare innovazione più rapidamente e ad applicare strategie attive nelle loro classi.
Bibliositografia
https://memoesperienze.comune.modena.it/lessonstudy/pages/cos_e.html
https://link.springer.com/article/10.1007/s10758-021-09564-9
http://adiscuola.it/Pubblicazioni/LessonStudy/LS3_600_sviluppoprofessionale.htm
https://lessonresearch.net/about-lesson-study/what-is-lesson-study-2/
ChatGPT, un tool di Intelligenza Artificiale da conoscere
Da parecchi giorni sono diventati virali sui media i post e i video che trattano del tool di IA “ChatGPT” rilasciato il 30 novembre 2022 da OpenAI, un’azienda che ha come mission la ricerca sull’intelligenza artificiale. Si tratta di un modello di linguaggio che sfrutta il machine learnng, (un’area dell’intelligenza artificiale), per generare testo simulando l’intelligenza umana. ChatGPT è in grado di creare contenuti testuali quali saggi, articoli, test, può rispondere a domande specifiche con padronanza, oppure comunicare che in quel particolare campo non è in grado di fornire informazioni. E’ stato addestrato con una quantità enorme di dati da internet, aggiornati per ora al 2021. ChatGPT ha ricevuto in pasto milioni e milioni di informazioni, ha creato correlazioni fra milioni di variabili, impensabili per l’intelligenza umana ed è diventato un potente strumento di conoscenza. Se provate a collegarvi al sito https://openai.com/blog/chatgpt/ difficilmente vi riuscirà la prima volta a causa della quantità di accessi: in pochi giorni un milione gli account creati e tantissime le richieste inviate.
Per esempio ho posto la domanda “Quale sarà l’uso dell’Intelligenza artificiale in futuro?”
ecco la risposta ricevuta
Ci si rende subito conto che per ottenere risposte articolate e precise, è necessario porre buone e specifiche domande. Solo prompt (così vengono chiamate le domande) mirati, formulati in linguaggio rigoroso producono risposte articolate e accurate. Ma non sempre le risposte sono completamente corrette, perciò è comunque indispensabile verificare l’attendibilità delle fonti.
Il chatbot viene già massicciamente usato dalla stampa per creare articoli che poi vengono migliorati, ma anche i programmatori lo interrogano per avere parti di codice. Molte sono le preoccupazioni che un tale strumento genera, specialmente in campo educativo/formativo: i docenti temono che gli studenti possano presentare compiti quali un saggio, una relazione su di un libro, un algoritmo creati dal chatbot; alcune università americane ne hanno già vietato l’uso in quanto i normali tool antiplagio non rilevano plagi. Non è però il divieto che fermerà gli studenti, ma un cambiamento di approccio didattico. Diventa fondamentale insegnare a fare buone domande, a verificare l’attendibilità delle fonti.
Come le tecnologie di cui disponiamo già da anni vanno integrate in modo intelligente e costruttivo nella didattica, così l’intelligenza artificiale deve diventare uno strumento presente nella cassetta degli attrezzi del docente per sviluppare sicure capacità critiche e rielaborative.
Ecco alcune idee:
-gli studenti interrogano il chatbot, ponendo domande che contengono indicazioni precise di contesto, di contenuto, specificando il target cui è diretta la risposta
-far produrre dal chatbot interviste impossibili fra scienziati o artisti di varie epoche; gli studenti devono verificare la correttezza dei fatti riportati, integrare i dialoghi inserendo contributi personali
-chiedere agli studenti di rielaborare un testo prodotto dal chatbot cambiando registro
-far scrivere dal chatbot un episodio storico specificando un particolare punto di vista e chiedere agli studenti di riscriverlo, cambiando punto di vista
-far produrre dal chatbot pezzi di algoritmo e chiedere agli studenti di effettuare modifiche ed integrazioni
-utilizzarlo come ulteriore strumento per il recupero di conoscenze e abilità operative (tutoraggio personalizzato)
…..E solo la creatività può essere un limite
Segnalo la recente pubblicazione “Orientamenti etici per gli educatori sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) e dei dati nell’insegnamento e nell’apprendimento” a cura dell’UE. Gli orientamenti sono concepiti per aiutare gli educatori a comprendere il potenziale delle applicazioni di IA e dell’utilizzo dei dati per l’istruzione, e per sensibilizzarli in merito ai possibili rischi.
Di seguito l’infografica di STATISTA sul tempo impiegato da alcuni servizi web per raggiungere il milione di utenti
Aurora Mangiarotti
sitografia
https://www.openthebox.io/
https://youtu.be/JSCJbBFXwiQ
https://www.wired.it/article/chatgpt-chatbot-conversazionale-difetti/
https://it.wikipedia.org/wiki/ChatGPT
Nuovi corsi del Polo STEAM Liceo Cairoli di Vigevano (PV)
Vi segnaliamo che è possibile iscriversi ai nuovi corsi di formazione per docenti proposti dal Polo STEAM Liceo Cairoli di Vigevano
Ecco le nuove proposte formative che partiranno dal mese di Febbraio:
- 104298 Arte e creatività digitale primaria Primaria
- 104297 Arte e Creatività Digitali – Secondaria di Primo Grado sec. I grado
- 104294 Insegnare le Scienze con la RA e la RV – Secondaria di I e II grado
- 104299 Metodologie di attività di coding e di robotica alla primaria, livello avanzato
- 104296 Pensiero computazionale, programmazione e robotica educativa – primaria e Secondaria I Primaria
- 108003 Disegnare e produrre oggetti con tecnologie digitali – Secondaria I e II grado
Per iscriversi: accedere con il proprio SPID al portale https://scuolafutura.pubblica.
Per programma e calendario potete visitare il sito del progetto https://sites.google.com/liceocairoli.edu.it/atuttosteam/home
La leadership collaborativa a scuola
In base all’esperienza maturata, Officine scuola sta progettando un corso di formazione diretto a Dirigenti scolastici e ai docenti che affiancano il dirigente scolastico nella gestione didattica e organizzativa della scuola.
La leadership collaborativa è un approccio che valorizza la condivisione delle responsabilità e dei compiti fra i componenti di un gruppo di lavoro.
A supporto dell’attività formativa si utilizza un canvas , ossia uno strumento di progettazione partecipata, una mappa per favorire il confronto, l’ideazione e l’elaborazione, rende manifesto il lavoro in progress, promuove il confronto, apre a nuovi contributi, testimonia gli impegni concordati.
Questo canvas è un organizzatore grafico delle questioni da affrontare per favorire la costruzione e la gestione dello staff del dirigente scolastico e per promuovere una leadership collaborativa a scuola.
Il canvas è stato realizzato nell’ambito di un laboratorio di progettazione ideato da Fondazione Adolescere, Officine Scuola, Pares e svolto tra il settembre 2021 e marzo 2022.
Scarica il canvas in formato pdf
Il video di presentazione su youtube